Quando al mondo serviva una soluzione, si presentò Mr. Inox con gli acciai inox colorati, pronto a rivoluzionare l’architettura e il design urbano.
L’inquinamento si era fatto più insidioso, il clima cambiava in continuazione facendosi più aggressivo, l’occhio umano diventava ogni giorno più esigente, stanco del grigiore di città senz’anima.
Gli acciai inox colorati arrivarono per portare soluzioni laddove, ancora oggi, l’estetica non può fare a meno della resistenza.
L’Operazione Città Verticale annoverava, nei corpulenti volumi che Mr. Inox stava sfogliando, una lista di missioni compiute che pareva infinita.
Prima di ogni missione di questo tipo amava ritirarsi negli archivi dell’agenzia e ripercorrere i passi fatti negli anni. Lo aiutava a prepararsi alle nuove sfide.
Ripercorrendo i dati delle prime missioni di Operazione Città Verticale, Mr. Inox non riusciva a tenere sotto controllo la nostalgia.
Le date, i nomi e i codici si trasformavano in volti, voci e profumi.
Veniva a stringergli il cuore il ricordo delle lunghe chiacchierate con gli architetti che avevano cambiato il volto delle città.
Insieme avevano fatto diventare realtà le facciate continue (curtain wall) sulle quali erano state spese notti insonni.
Uomini straordinari e visionari che aveva imparato a considerare amici e che avevano tracciato la strada per gli architetti del secondo dopoguerra.
L’Operazione affidatagli dall’Agenzia dell’inossidabile, una delle prime e più preziose che gli erano state assegnate, era diventata una serie di missioni dal valore personale.
Imprese dove aveva potuto conoscere persone eccezionali ed imparare a condividere gli sforzi e la visione di un modo diverso di abitare il pianeta.
Di lì a poche ore avrebbe intrapreso un’altra missione per Operazione Verticale.
Le emozioni del presente e del passato si sovrapponevano confondendosi.

Inox colorati e architettura: estetica e funzionalità
Come sempre tutto iniziò in uno studio di architettura.
“Forma o funzione?” Era questo il dilemma su cui si arrovellavano ogni volta architetti e progettisti.
Un tempo avrebbe iniziato spiegando che l’acciaio inox è una delle materie prime più durevoli e anche il più resistente all’inquinamento tra i materiali da costruzione. Le due leghe più utilizzate – l’AISI 304 e l’AISI 316 – avevano dato prova di poter attraversare i decenni senza cedere alla corrosione. Ovviamente se scelte adeguatamente all’ambiente e combinate con design smart.
Negli anni, però, la risposta di Mr. Inox si era fatta sempre più concisa, diretta ed efficace. Una sola parola era sufficiente per prendere il controllo del dibattito.
“Entrambe”, aveva risposto con fermezza, mettendo tutti a tacere.
L’elisir di lunga vita dell’architettura sono gli acciai inox colorati
In quel momento iniziò il vero lavoro per Mr. Inox: ammaliare, convincere e guidare le scelte degli architetti.
Ormai sapeva bene che il vero processo creativo iniziava solo dopo che aveva illustrato caratteristiche e vantaggi degli acciai inox colorati galvanici e PVD.
“Dimenticatevi le vernici. Dimenticate i trattamenti che rilasciano microcomponenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Né oggi, né tra 50 anni, né durante la dismissione dell’edificio.”
Fece una piccola pausa per verificare di aver l’attenzione di tutti nella stanza.
“Immaginate colori brillanti, profondi, dinamici, che non impattano sull’ambiente” aveva continuato, “le colorazioni degli acciai inox colorati elettro-chimicamente o con trattamento PVD non si sfaldano, non scoloriscono e non inquinano!”

Erano informazioni cruciali: non esitava a ripeterle con parole e toni diversi.
Così come non lesinava sui dettagli per spiegare l’impatto positivo delle colorazioni sulla resistenza alla corrosione. Tantomeno si tratteneva nell’illustrare i grandi vantaggi in termini di riduzione dell’effetto oil canning se le colorazioni venivano utilizzate in combinazione con le finiture bugnate, rigidizzate e decorate.
Il cuore di ogni missione dell’Operazione Città Verticale era trasmettere ai vari player del mondo dell’architettura il valore degli acciai inox in generale e degli inox colorati in particolare.
Ogni volta lo switch mentale accadeva sotto gli occhi di Mr. Inox.
A volte aveva i tratti di una scoperta, a volte di una vera rivelazione.
Vedeva i loro sguardi trasformarsi seguendo il filo del discorso che intesseva accuratamente parola dopo parola. Progressivamente i presenti capivano che ciò che veniva loro offerto era la ricetta per l’immortalità dell’architettura.
Rispettando alcune accortezze è, infatti, possibile garantire edifici esclusivi, perenni e dai colori permanenti.
Architetti e progettisti finivano per rendersi conto che gli acciai inox elettro-colorati e gli inox colorati PVD sono risolutivi, duraturi, efficaci e sostenibili.
Le colorazioni applicate agli acciai inox bugnati, rigidizzati e decorati permettono di superare il problema dell’effetto vibrato, tipico delle lamiere piane, e prevengono definitivamente quell’impressione che gli edifici rivestiti in acciaio inox si somiglino tutti. Unicità e irripetibilità diventano una meta raggiungibile.
Venivano, finalmente, ridimensionate le preoccupazioni sulla durata degli edifici e sulle necessità di manutenzione. Avere a disposizione acciai inox ancor più resistenti alla corrosione significava poter creare edifici ancor più durevoli.

E poi che dire di questi colori!
Non si sfaldano, non sbiadiscono, non vanno periodicamente ripristinati come accade con le vernici!
A dar ulteriore valore a tutto ciò pure l’ecosostenibilità a due fattori!
Da una parte la materia prima ecologica e dall’altra le tecniche costruttive possibili con gli acciai inox che permettono di creare edifici energeticamente ed ecologicamente efficienti.
Quando negli occhi dei suoi ascoltatori riusciva a intravedere la forma dei nuovi progetti che iniziavano a delinearsi nella loro immaginazione, sapeva che era arrivato il momento di passare alla fase 2…
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Each new Operation Vertical mission began in an architectural firm.
“Form or function?” This was the dilemma that architects and designers racked their brains over every time.
In the past he would have started by explaining that stainless steel is one of the most durable raw materials and also the most resistant to pollution among building materials.
He would have explained that thee two most used alloys –AISI 304 and AISI 316 – had proven that they could span decades without giving in to corrosion. Obviously if chosen appropriately for the environment and combined with smart designs.
However, over the years, Mr. Inox’s response had become increasingly concise, direct and effective. A single word was enough to take control of the debate.
“Both”, he responded firmly, silencing everyone.
From there the real work for Mr. Inox began: to enchant, convince and guide the architects’ choices.
By now he knew well that the real creative process began only after he had illustrated the characteristics and advantages of galvanic and PVD colored stainless steels.
“Forget about paints. Forget about treatments that release microcomponents into the air, water and soil. Neither today, nor in 50 years, nor during the decommissioning of the building.”
He paused for a little while to check that he had the attention of everyone in the room.
“Imagine bright, deep, dynamic colors that do not impact the environment” he continued, “the colors of electro-chemically coloured stainless steels or PVD coloured stainless steels do not flake, do not discolor and do not pollute!”
It was crucial information: he didn’t hesitate to repeat it with different words and tones.
Just as it skimped on details to explain the positive impact of colorations on corrosion resistance. Nor did he hold back in illustrating the great advantages in terms of reducing the oil canning effect if the colors were used in combination with ashlar, stiffened and decorated finishes.
The heart of every Operation Vertical City mission was to convey to the various players in the world of architecture the value of stainless steels in general and colored stainless steels in particular.
Progressively, those present understood that what was offered to them was the recipe for the immortality of architecture.
Observing some precautions it is, in fact, possible to guarantee exclusive, perennial buildings with permanent colours.
Architects and designers ended up realizing that electro-colored stainless steels and PVD colored stainless steels are decisive, long-lasting, effective and sustainable.
The colours applied to patterned, embossed and decorated stainless steels make it possible to overcome the problem of the oil canning effect, which is typical of flat sheets, and definitively prevent that impression that buildings clad in stainless steel all resemble each other.
Uniqueness and unrepeatability become an achievable goal.
Concerns about the durability of buildings and maintenance needs were finally reduced. Having even more corrosion-resistant stainless steels available meant being able to create even more durable buildings.
And then what about these colors!
They do not flake, they do not fade, they should not be periodically restored as happens with paints!
Two-factor eco-sustainability also gives further value to all this!
On the one hand the ecological raw material and on the other the construction techniques possible with stainless steels which allow the creation of energetically and ecologically efficient buildings.
When in the eyes of his listeners he could catch a glimpse of the shape of the new projects that were beginning to take shape in their imaginations, he knew it was time to move on to phase 2…
TO BE CONTINUED…



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