L’effetto vibrato – in inglese oil canning – è uno degli argomenti più scomodi e delicati del mondo dell’edilizia e dell’architettura: si tratta, infatti, di difetto estetico imprevedibile che può…
Autore: <span class="vcard">inoxblog</span>

Gli acciai inox decorati e rigidizzati, nel loro particolare mix di “naturalità”, ecologia, bellezza e resistenza, offrono la risposta al bisogno intrinseco dell’umanità di essere parte della Natura, ma di distinguersi da questa, di non allontanarsi mai da Lei (come potremmo prescinderne?) e al tempo stesso di riuscire a superarla. Gli acciai inox decorati e rigidizzati sembrano essere la soluzione definitiva al conflitto tra umanità e Natura, la chiave, forse, per riscrivere il modo in cui stiamo abitando il nostro pianeta.
Le proprietà tecniche e meccaniche dell’acciaio inox combinate con le importanti qualità estetiche degli acciai inox rigidizzati, decorati e soprattutto colorati, ne hanno favorito l’uso da parte dei grandi costruttori…

Le linee guida generali per la pulizia dell’acciaio inox in tutte le sue finiture – rigidizzate, decorate, colorate galvaniche INCO process, colorate PVD Titanium T22, satinate, micropallinate, Scotch-Brite, 2B, . . . – prevedono l’utilizzo di acqua&sapone, come abbiamo illustrato nello scorso articolo.
Non sempre però questo metodo universale risulta efficace.
Possono capitare situazioni in cui lo sporco si rivela più ostinato, specie quando è stato lasciato a contatto con la superficie per lungo termine, finendo per creare vere e proprie incrostazioni, oppure quando durante l’installazione delle lamiere entra in contatto con altri materiali “da cantiere” che non rientrano certamente nella casistica standard della pulizia dell’inossidabile.