Con l’ultimo consiglio di viaggio della rubrica “In vacanza con Mr. Inox” vi riportiamo negli States e in particolare a Chicago, per vedere una delle opere più suggestive e spettacolari realizzate con acciaio inox SuperMirror. Vi presentiamo una delle nostre opere preferite: il Cloud Gate!
Come i più attenti avranno sicuramente notato, il nostro Mr. Inox studia le mete da suggerirvi con grande attenzione.
Maggio era il mese migliore per visitare Las Vegas e fare shopping al Crystals, l’iconico centro commerciale rivestito in acciaio inox millerighe Cambridge.
A giugno era ancora possibile programmare una gita in una città come Seattle per visitare una delle più spettacolari opere dell’archistar Frank Gehry, il MoPop dalla corazza che sfrutta il fenomeno tipico delle lamiere inox elettro-colorate per ottenere un effetto cromatico multicolore unico.
A luglio e ad agosto siamo andati in località di mare: prima a Blackpool, la Las Vegas Europea con la sua Tower of Love dorata in acciaio inox elettro-colorato Gold 6WL, e poi a Thorpeness, con la proposta di una vacanza più intima, riservata e romantica in una casa vacanza privata sulla spiaggia sotto un tetto in acciaio inox elettro-colorato Bronze 6WL Pagoda.
Settembre è, invece, il mese ideale per vistare Chicago.
Città dove si trova una delle opere in acciaio inox preferite tanto da Mr. Inox quanto dai redattori di InoxBlog.it!

Ci riferiamo al Cloud Gate, la scultura pubblica dell’artista britannico di origini indiane Anish Kapoor, che si trova al centro della AT&T Plaza nel Millenium Park della città di Chicago (Illinois, USA).
Inaugurata il 15 maggio 2006, il Cloud Gate è uno degli esempi più esplicativi e significativi delle incredibili caratteristiche e potenzialità degli acciai inossidabili.
L’esistenza stessa di questa opera, il suo life cycle e la resistenza alle condizioni di installazione di quest’opera sono motivo di entusiasmo per tutti gli operatori del settore dell’acciaio inox e in particolare delle lamiere speciali.
Dal superamento dei limiti mentali e culturali legati alla lavorabilità degli acciai inox, alla dimostrazione della facilità di pulizia e manutenzione, passando per i vantaggi estetici, la resistenza alle condizioni climatiche e al vandalismo.

La scultura è composta di diverse strutture d’acciaio che la mantengono eretta, ma la scocca esterna è stata realizzata con 168 lastre d’acciaio inox a specchio saldate insieme.
La prima sfida è stata, quindi, riuscire a realizzare la particolare forma che è valsa all’opera il soprannome “The Bean” (in italiano “Il Fagiolo”). Fondamentale fu l’uso del modellamento computerizzato per l’analisi delle complesse curve che rendo l’opera spettacolare. Vennero impiegati un software di progettazione tridimensionale, calandre e scansione robotica per il modellamento dei pannelli.
Forse ancora più sfidante fu la questione delle saldature.
I pannelli sono stati uniti, infatti, con saldature non visibili che vennero effettuate direttamente in loco. Un lavoro che permise all’opera e alle aziende coinvolte di ricevere il premio “Extraordinary Welding Award” dalla American Welding Society.
Destarono preoccupazioni anche le importanti escursioni climatiche a cui il Cloud Gate sarebbe stato sottoposto, passando dalle calde estati ai freddissimi inverni di Chicago.
Il timore era che la struttura potesse soffrire gli sbalzi termici e per questo venne progetta in modo che potesse espandersi e contrarsi, permettendo anche al guscio esterno super riflettente di muoversi secondo i cambiamenti causati dalle temperature stagionali.
C’era poi la questione dei graffiti, degli escrementi di uccelli e delle impronte, ma il Cloud Gate e i nostri amati acciai inox a specchio hanno dimostrato di saper superare brillantemente anche questa prova.
Da quello che abbiamo trovato nel web, la parte bassa della scultura, quella con cui i turisti entrano in diretto contatto) viene pulita a mano due volte al giorno, mentre l’intera opera viene lavata solo due volte all’anno.
Il Cloud Gate è un vero gigante: 10x20x13 metri per un totale di circa 100 tonnellate di scultura.
Eppure, la sensazione visiva che questo colosso suscita è del tutto opposta alla pesantezza che di fatto lo contraddistingue.
Il merito lo si deve alla combinazione tra forme fluide e specchi.

Ispirandosi al mercurio liquido, Kapoor ha realizzato quello che per molti è stato il suo più ambizioso uso di specchi complessi. L’acciaio inox a SuperMirror riesce a dematerializzare questo enorme oggetto facendolo sembra leggero, senza peso.
Ciò si deve alla continua interazione con la skyline cittadina e con il cielo: un effetto che sembra davvero creare un ponte tra il terreno e il celeste e che giustifica e spiega, quindi, il nome di battesimo (“Cloud Gate” significa “porta del cielo”).
Saranno state queste evidenze ad aver fatto sì che – così si dice – sul contratto con l’artista viene sostenuto che la scultura sopravviverà per mille anni!
Allora che dite: avete già prenotato il vostro biglietto per Chicago?
Fateci sapere che pensate del Cloud Gate dal vivo!
Per ogni dubbio o domanda puoi usufruire gratuitamente del servizio di consulenza ed assistenza del nostro ufficio tecnico, scrivendo a info@inoxblog.it .
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English version:
The Cloud Gate is the public sculpture by the British artist of Indian origin Anish Kapoor, located in the center of AT&T Plaza in the Millennium Park of the city of Chicago (Illinois, USA).
Inaugurated on 15 May 2006, the Cloud Gate is one of the most telling and significant examples of the incredible characteristics and potential of stainless steels.
The very existence of this work, its life cycle and resistance to the conditions of installation of this work are cause for enthusiasm for all operators in the stainless steel sector and especially special sheets.
The sculpture is composed of several steel structures that keep it upright, but the outer shell has been made with 168 mirror-welded stainless steel plates.
The first challenge was, therefore, to be able to realize the particular shape that earned the nickname “The Bean” (in Italian “Il Fagiolo”). Fundamental was the use of computer modelling for the analysis of complex curves which makes the work spectacular. Three-dimensional design software, calenders and robotic scanning were used to model the panels.
Even more challenging was the question of solders.
The panels were joined with invisible welds that were made directly on site. A work that allowed the work and companies involved to receive the “Extraordinary Welding Award” from the American Welding Society.
There was also concern about the major weather excursions to which the Cloud Gate would be subjected, ranging from hot summers to cold winters in Chicago.
The fear was that the structure could suffer thermal shocks and therefore it was designed so that it could expand and contract, allowing also the super-reflective outer shell to move according to the changes caused by seasonal temperatures.
Then there was the issue of graffiti, bird droppings and footprints, but the Cloud Gate and our beloved mirror stainless steels proved to be able to pass brilliantly even this test.
From what we found on the web, the lower part of the sculpture, the one with which tourists come into direct contact) is cleaned by hand twice a day, while the entire work is washed only twice a year.
Inspired by liquid mercury, Kapoor has achieved what many have seen as his most ambitious use of complex mirrors. The stainless steel at SuperMirror manages to dematerialize this huge object by making it look light, weightless.
This is due to the continuous interaction with the city skyline and with the sky: an effect that really seems to create a bridge between the ground and the celestial and which justifies and explains, therefore, the name of the baptism (“Cloud Gate” means “door of the sky”).
Have you booked your ticket to Chicago?
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